Il mio Consiglio - Maggio 2003
di Vittorio Ciocca

La seduta consiliare del 9 maggio ci ha visti impegnati nella discussione di soli otto punti all'Ordine del Giorno (di cui uno poi rinviato) a prevalente carattere tecnico: regolamento comunale d'igiene, trasferimento al Comune di aree CIMEP, nonché alcune comunicazioni del Sindaco inerenti il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Due sono stati invece gli argomenti che, a mio avviso, possono incontrare l'interesse più diretto dei non addetti ai lavori.

Prelevamento dal Fondo di Riserva

Il Sindaco ha precisato che si tratta del primo prelevamento dal Fondo di Riserva ed io ho subito aggiunto, prima che me lo dicesse l'Assessore al Bilancio che solitamente tende a minimizzare, che la cifra è irrisoria: 5.000 euro, poco meno di 10 milioni delle vecchie lire. Si ricorre al Fondo di Riserva per spese da affrontare non previste a Bilancio. In questo caso l'Amministrazione non aveva previsto di dover liquidare la detta somma dovuta a "transazione pendente" per la cessata gestione del bar annesso al bocciodromo. In altre parole il Comune ha dovuto riconoscere al gestore precedente una somma per la sostituzione che egli aveva fatto del bancone del bar. Il Sindaco Gatti, nell'illustrare l'argomento, ha specificato che la richiesta iniziale, da parte dell'ex gestore, era stata di 13.000 euro, ma successivamente si sono concordati i 5.000. Nel mio intervento mi sono permesso di sottolineare che la mancata previsione, di per sé insignificante dal punto di vista quantitativo, metteva in luce ancora una volta come questa amministrazione non abbia sotto controllo la gestione delle varie strutture che ha dato in gestione a terzi e non registra con sufficiente meticolosità i dati significativi.

Presentazione Piano di lottizzazione C12 proprietà "Calvi-Sangalli" in fondo a via Gramsci

Il Sindaco Gatti, prima di dare la parola al suo Assessore all'Urbanistica, Maurizio Pezzotti, vuole fare una premessa di carattere generale: è sua intenzione, in ambito urbanistico, procedere per gradi. Egli esplicita il fatto che, in quest'ultimo scorcio di legislatura, gli operatori del settore premono per realizzare i loro propositi edificatori. Si tratta di un processo legittimo che però vede l'Amministrazione, dice Gatti, molto cauta. Faccio subito notare che si tratta di una ben strana premessa: vogliamo essere cauti, ecco un nuovo Piano di lottizzazione, cioè altre case. A mio avviso le affermazioni di principio vanno dimostrate; ad esse debbono seguire fatti concreti. In questo caso si tratta di una volumetria di 20.700 mc che il Comune incrementa del 10% portandola a 22.000 circa a fronte dell'ottenimento di un valore a standard che, seppur oggettivamente elevato (80 mq), ottenendo una superficie di territorio strategica, tra l'abitato e la circonvallazione e un capannone agricolo (quello già esistente) con valore commerciale, porta sostanzialmente ad affermare che si edifica un nuovo quartiere per un controvalore di circa mezzo miliardo di vecchie lire. L'operazione contraddice l'enunciato iniziale e tutto ciò sarà oggetto di discussione futura. L'intenzione di Gatti di portare all'attenzione dell'intero Consiglio Comunale le linee d'indirizzo di politica urbanistica è una buona cosa. Da qui a riconoscere come positivi i propositi della maggioranza vi è, ed è giusto che ci sia, un percorso di chiarimento e di discussione intenso e serio. Non voglio esprimere dei pregiudizi ma le premesse mi lasciano perplesso.


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